Il Resto del Carlino
Domenica 15 ottobre 2000


Matelica. Biennale per la narrativa: ieri la cerimonia di chiusura

Abate vince il premio Bigiaretti


Matteo Parrini



MATELICA - É Carmine Abate il vincitore del premio per la narrativa della seconda biennale “Libero Bigiaretti”. Giovane autore del romanzo “La moto di Scanderbeg”, pubblicato dalla Fazi, Abate è risultato - con 37 preferenze - il più gradito alla giuria di 100 lettori popolari. Lo spoglio delle schede, effettuato nel corso della cerimonia di premiazione, nella sa degli Arazzi del museo Piersanti, si è chiuso con un equilibrata classifica che ha visto al secondo posto “L’ombra della luna” di Elisabetta Rasy, con 33 voti, e al terzo “Lei così amata” di Melania Mazzucco, con 29. per la prima volta c’è stata anche una scheda bianca. A premiare Abate è stata Matilde Bigiaretti, vedova del celebre narratore matelicese, cui è intitolato il premio. per Alfredo Luzi, docente universitario e presidente della biennale, “La moto di Scanderbeg”, potrebbe essere sintetizzata come “una saga familiare dove si evidenziano le difficoltà di integrazione di emigranti e minoranze etniche”. Felicissimo il vincitore: “É un doppio riconoscimento - ha affermato Carmine Abate - perché avevo già vinto venendo inserito in una terna in cui il mio libro sfidava quelli di autrici e di una casa editrice, la Rizzoli, molto più celebri”. Poi le altre premiazioni: per la migliore recensione sui tre romanzi è stata scelta la diciottenne matelicese Valentina Martellucci; per la traduzione l’italo-francese François Livi, docente universitario a Parigi, il quale ha sfruttato l’occasione per parlare dell’importanza dei rapporti letterari tra Francia e Italia. Infine, il premio “Città di Matelica” per l’impegno nella riscoperta delle antichità matelicesi è stato consegnato al soprintendente archeologico delle Marche, Giuliano de Marinis, il quale ha voluto celebrare tutti coloro che l’hanno aiutato a ricevere questo riconoscimento. Lo stesso ha ricordato anche gli importanti traguardi archeologici ottenuti in città, ormai centro rinomato per conoscere approfonditamente periodi storici come l’età del Ferro. Per il professor Luzi questa seconda edizione della biennale “Bigiaretti”, organizzata dal Comune col patrocinio di Provincia e Regione, si tratta di un vero successo.