Corriere dell'Alto Adige, 12.03.2006

Abate racconta le comunità arberesh
di Arturo Zilli

Domani sera, a Bolzano, lo scrittore Carmine Abate presenterà il suo ultimo libro "Il mosaico del tempo grande" – edito quest’anno da Mondadori - durante una serata organizzata dalla Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta" e dall’associazione culturale italo-albanese “Arberia”. Carmine Abate sarà introdotto dallo scrittore bolzanino Giovanni Accardo.
Nel nuovo romanzo di Abate riappare il paese di Hora - già teatro di due suoi precedenti romanzi – in cui vengono intrecciate e svolte le antiche origini del popolo arbëreshe della Calabria mescolando storie di passati intrighi ed amori del presente, verosimili tragedie legate allo sbarco dei clandestini ai giorni nostri e l’epica della fuga del popolo di Scanderberg - condottiero albanese che combatté gli Ottomani - dall’originaria Shqiperia, l’Albania, all’entroterra calabrese.
Le tante storie che Abate inventa vengono pazientemente ricostruite in un grande mosaico narrativo che prende forma nelle pagine del libro, parallelamente al mosaico vero e proprio composto da Gojari - albanese emigrato in Calabria - che nella sua bottega ricorda ai giovani del paese le storie mitiche del “tempo grande”, della macrostoria, mentre le rappresenta nei suoi mosaici.
I tanti tasselli colorati della storia di Hora sono <un’immagine che può essere una metafora efficace della nostra identità, nel senso che essa è una sola, ma è composta di tanti pezzettini diversi, luminosi> - spiega Abate - <Ognuno di noi, come nella vita, dovrà poi riempire gli spazi bianchi tra le tessere, seguire le proprie tracce individuali>, come fanno i due giovani protagonisti: Michele e la bella Laura.
L’aspetto linguistico, la <lingua ibrida, contaminata> della scrittura di Abate, assieme alla struttura narrativa e alla vivacità delle descrizioni dei sentimenti e delle storie della microcomunità arbëreshe è l’elemento più affascinante dei suoi libri, che lo ispira a trovare nuovi personaggi <a portare a galla nuove storie e a riappropriarmi dei miei luoghi, attraversati più o meno consapevolmente dal plurilinguismo e dal multiculturalismo >, chiarisce l’autore trentino-calabrese.
"Il mosaico del tempo grande" nasce <dall’urgenza di narrare le origini>, ammette lo scrittore. <Il romanzo, più di quelli precedenti, va in profondità nella storia della comunità arbëreshe, senza dimenticare il presente, la modernità> - afferma Abate- <questo anche per dare un messaggio ai giovani che devono tenere solide le loro radici per affrontare le difficili sfide in questo mondo sempre più multiculturale>.