Caffč Europa
26 aprile 2002

Tra due Mari

di
Francesco Roat


L'invito a presenziare al Salone del Libro di Parigi ha rappresentato per Carmine Abate la meritata conferma, a livello europeo, d'una notorietą che da tempo travalica i confini del Belpaese (i suoi romanzi sono ormai tradotti in varie lingue). Ma Abate č due e forse anche tre volte cittadino e scrittore europeo; in quanto di origine italo-albanese, essendo nato in Calabria a Carfizzi - una comunitą arbėreshe -, ed in quanto emigrato per anni in Germania, dove ha pubblicato nel 1984 il suo primo libro di racconti Den Koffer und Weg!, successivamente riedito in italiano nella versione ampliata dal titolo Il muro dei muri (Argo, 1993).

Personalmente, ricordo il gioioso stupore che mi prese nel 1991 quando lessi le splendide pagine d'avvio del romanzo di un'allora sconosciuto esordiente, speditomi dalla Casa Editrice Marietti. Si trattava de Il ballo tondo (ristampato da Fazi nel 2000), a tutt'oggi forse il suo capolavoro. Una narrazione tra fabula e disincanto, all'insegna d'una scrittura fortemente metaforica, dal ritmo poeticissimo da antica ballata popolare. Una vicenda - come sempre in Abate - attuale e insieme legata al passato, al ricordo, alla storia con la esse maiuscola e minuscola: quella degli accadimenti soggettivi e dei grandi eventi. Un romanzo corale dalla prosa sapida e vibrante, capace di una magia evocativa come poche altre, in grado di ricostruire il mondo di ieri delle comunitą tradizionali arbėreshe.